BlackItaly, il progetto

Si è a lungo ritenuto che gli abitanti della penisola italiana avessero svolto un ruolo marginale nella storia della schiavitù atlantica. Gli stati italiani dell'inizio dell'età moderna non avevano colonie e, sebbene alcuni mercanti italiani fossero in qualche modo coinvolti nella tratta degli schiavi nell'Atlantico, erano figure minori rispetto ai mercanti stranieri o alle compagnie negriere. Di conseguenza, secondo la narrazione convenzionale, la schiavitù atlantica non ha avuto quasi alcun impatto sulla storia della penisola italiana, una convinzione che ha avuto conseguenze nel modo di affrontare le questioni razziali fino ai giorni nostri. L'obiettivo principale di BlackItaly è quello di ripensare questa storia e di rivelare il forte legame tra la penisola italiana e il sistema schiavista atlantico dalla fine della metà del XV secolo, quando gli schiavi subsahariani cominciarono a raggiungere l'Europa occidentale attraverso le nuove rotte atlantiche, fino alla seconda metà del XIX secolo e al tramonto del dibattito abolizionista. Indagando il coinvolgimento di mercanti, banchieri e investitori della penisola italiana nel sistema schiavista atlantico, portando alla luce le storie degli schiavi africani che vivevano in diverse città e province della penisola e raccogliendo le principali idee che circolavano a favore o contro la schiavitù atlantica e la tratta degli schiavi, BlackItaly mira a collocare la penisola italiana in un contesto globale e a considerare l'emergere delle categorie razziali come un fenomeno di lungo periodo strettamente legato all'esperienza atlantica, che va oltre oltre l'esperienza coloniale italiana in Africa e il fascismo.
Per raggiungere l'obiettivo generale del progetto, saranno perseguiti i seguenti tre obiettivi specifici: 

 1   Ricostruire la storia della partecipazione italiana al sistema schiavista atlantico

Ricostruire la storia della partecipazione italiana al sistema schiavista atlantico, indagando il coinvolgimento di mercanti, banchieri e investitori della penisola italiana in tale sistema. Sebbene alcuni studiosi abbiano esaminato casi specifici, non esiste ancora una visione d'insieme del coinvolgimento effettivo delle famiglie italiane nella tratta atlantica degli schiavi e nell'economia delle piantagioni. I risultati di queste attività di ricerca saranno pubblicati in database online che conterrà informazioni su: 1) le persone che hanno partecipato alla tratta degli schiavi e alla schiavitù; 2) i mezzi finanziari ed economici da loro utilizzati (licenze, investimenti in viaggi o in piantagioni); 3) l’utilizzo dei profitti derivati dalla schiavitù e dalla tratta degli schiavi. I risultati di queste attività di ricerca saranno pubblicati in un database ospitato sul sito web del progetto.

 2   Scrivere una nuova storia degli schiavi neri

Scrivere una nuova storia degli schiavi neri di origine africana che vivevano nella penisola italiana tra il XV e il XIX secolo, concentrandosi in particolare sugli schiavi neri giunti in Italia dall'Africa subsahariana o da altre regioni del mondo atlantico. Seguendo l'esempio di diversi musei italiani, come gli Uffizi e il MUDEC, questa attività di ricerca utilizzerà l'arte, in particolare la pittura, come strumento per indagare la presenza dei neri nella penisola italiana. Le informazioni raccolte dagli archivi, dai musei e dalle case di famiglie importanti costituiranno la base per un libro collettivo sulle diverse province italiane interessate dal progetto. Inoltre, in collaborazione con il MUDEC, sarà allestita una mostra d'arte per far conoscere al grande pubblico la presenza degli schiavi atlantici e dei neri nella penisola italiana nel periodo compreso tra l'età moderna e il XIX secolo.

 3    Costruire una nuova storia concettuale della schiavitù

Costruire una nuova storia concettuale della schiavitù, del razzismo e dell'abolizionismo nella penisola italiana, raccogliendo le principali idee che circolavano a favore o contro la schiavitù atlantica e la tratta degli schiavi dalla fine del XV secolo fino alla fine del XIX secolo. Questa attività di ricerca analizzerà una serie di documenti, tra cui trattati economici scritti da missionari gesuiti italiani nel Nuovo Mondo, testi redatti da autorità religiose italiane, sentenze dell'Inquisizione romana riguardanti persone di origine africana, articoli di giornale, scritti di giuristi e intellettuali italiani e corrispondenza. Le informazioni raccolte costituiranno la base per due numeri speciali di riviste internazionali peer-reviewed. I manoscritti e i documenti originali che trattano argomenti a favore o contro la schiavitù, nonché argomenti razzisti, saranno pubblicati in un archivio digitale online ospitato sul sito web del progetto.